La “fuga in avanti” di Raimo – Quella che l’attuale assessore alla Cultura del III, lo scrittore Christian Raimo, ha definito “una ricetta di sinistra” in una dichiarazione all’agenzia Dire, nella quale inoltre si dice pronto a farsi avanti come successore di Caudo se dovesse servire. “Io presidente? Preferirei appoggiare persone che potrebbero fare il presidente meglio di me e vorrei continuare a fare l’assessore alla Cultura – specifica, aggiungendo che – certo se arriva il disastro, se servisse, mi ci metto anche io a candidarmi”. Una fuga in avanti che, però, ha trovato un’accoglienza molto fredda. Non ci sono nomi all’ordine del giorno e, se ce ne fossero, non sarebbe quello di Raimo, fanno sapere dalla maggioranza. E anche per la presidenza l’argomento non sembra essere attualmente in discussione.
Prima i contenuti, poi i nomi – Insomma, il III preferisce mantenere un profilo sobrio. Contenuti più che concorrenza. Metodo più che di slogan. Non a caso, è partito proprio in questi giorni il laboratorio pubblico ‘Terzo in cantiere’, un’assemblea costituente rivolta a movimenti, associazioni e “forze politiche del centro sinistra e della sinistra”. Un laboratorio di idee o un luogo dove individuare le personalità per la prossima amministrazione? “Un mix di entrambe. Si tratta di un percorso ampio e che ha sicuramente anche l’intento di creare spunti per la nuova amministrazione. Ma che segue delle tematiche senza necessariamente individuare nomi” spiega Nastassja Habdank, consigliera Pd, presidente commissione Pari Opportunità. “Naturalmente esiste un dibattito sull’ipotesi della nuova giunta ma, per quanto riguarda le personalità nello specifico, non ci stiamo interrogando su questo e in generale non c’è attualmente un nome che prevalga sugli altri. Non stiamo ancora discutendo di nomi quanto di modalità. Come accaduto due anni fa, l’importante è che si persegua un percorso che porti di primarie aperte – prosegue Habdank – questa è la proposta del Pd per mettere in campo le forze migliori e proseguire questa esperienza di governo del territorio dandole ancora maggiore forza”.
La continuità dell’azione politica – “L’attuale giunta Caudo – sottolinea ancora la Habdank – è nata proprio da un percorso legittimato dalle primarie e sta lavorando in maniera ottima. Riuscendo, con tutte le naturali differenze interne, a far fronte anche ai momenti difficili come quello attuale, legato all’emergenza sanitaria”. Qualsiasi sarà il nome, quindi si riparte dal sociale. E dalla continuità con l’attuale percorso amministrativo. “Teniamo conto di alcuni fattori importanti – conclude la consigliera – come l’emergenza abitativa. Oppure ad esempio alla povertà diffusa crescente, come abbiamo visto con le richieste dei buoni spesa. Le tematiche seguite in questi due anni sono state tante, è stato fatto in gran lavoro anche dal punto di vista della cura del verde e delle strade, così come c’è stato un grande impegno culturale. Sarà interessante continuare su questa scia”.