Si delinea il progetto CineDrive, l’idea della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa volta alla ripresa delle proiezioni sul grande schermo. Un programma che si articola in diverse fasi e vede al centro dell’iniziativa il ritorno al Drive-In «ma con le opportune distinzioni rispetto al format classico – spiega Mario Perchiazzi, Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo –. Punteremo ad organizzare cinedrive e cinearene medio/piccole in cui la sicurezza avrà un ruolo importante. Da qui l’idea di predisporre anche più location nelle città in cui gli spazi lo permettono con l’obiettivo di riabituare le persone a uscire di casa per guardare un film dopo mesi di assenza».
UN PROGETTO “PONTE” FINO AL FESTIVAL DI VENEZIA
L’organizzazione di cinedrive e cinearene, non deve però far perdere di vista il focus principale: il ritorno a godere della magia del maxischermo all’interno delle scatole magiche rappresentate dalle sale cinematografiche. Per questo occorrerà aspettare giugno e rispettare regole rigide come una capienza massima di 200 persone e posti preassegnati. «Nei giorni scorsi c’è stato un incontro con il Ministro Dario Franceschini in cui si è parlato delle problematiche legate alla riapertura con pochissimi spettatori sparpagliati in sala, problemi di funzionalità, in atmosfera surreale e aspetti di distribuzione da valutare». Da qui la necessità di mettere in piedi un progetto ponte, con l’organizzazione di cinedrive e gli spettatori nelle auto, e successivamente la trasformazione in cinearene ovvero cinema all’aperto con la visione dei film in poltrona. Ciò ci consentirebbe di arrivare a settembre, al Festival di Venezia con un quadro più delineato. Ora presenteremo il progetto nelle sedi regionali e con i comuni, ma dagli accordi raggiunti, contiamo di partire dal 1° luglio».
LE LOCATION E I NUMERI
Aree capaci di ospitare fino 200 auto e con maxischermi compresi da 12 ai 18 metri, alla base della fattibilità c’è l’abbinamento tra area proposta e l’esercente che aderisce all’iniziativa. Accordi raggiunti a Latina, Sabaudia, Cisterna, Aprilia, Roma (a Fiera di Roma, Cinecittà, Ponte Milvio, Fregene), Pomezia, Velletri, Carpineto Romano, Palestrina, Lanuvio, Grottaferrata, Civitavecchia, Viterbo, Tarquinia, Frosinone. «Ad oggi, nel Lazio hanno confermato l’adesione al progetto 25 esercenti su un complessivo nazionale di circa 60, ma siamo convinti che questi numeri crescano ancora. La proposta su cui stiamo lavorando prevede un biglietto di 7 euro e 50 e un ridotto di 5 euro. Siamo orientati a proporre pellicole in prima visione, ovvero film in calendario da febbraio e che non sono potuti uscire per l’emergenza coronavirus; così facendo riprenderemo il filo esattamente da dove si è interrotto, nella considerazione che l’esercente cinematografico è stato il primo a chiudere e sarà l’ultimo ad aprire».
PROGRAMMA VIRTUOSO
Il CineDrive a Sabaudia assume un carattere virtuoso perché dal cinedrive si prenderà l’occasione per rilanciare l’apertura del cinema Augustus. Per il cinedrive sono già state individuate due location: l’arena del mare e l’area prossima al belvedere sul lago. Per la prima c’è già un progetto da circa 130 posti auto. Dal cinedrive riparte la partita per la riapertura dell’Augustus, lo storico cinema della città delle dune chiuso da anni. L’esercente Davide Fontana, in campo nel progetto CNA in sei comuni del Lazio, torna alla carica dopo che il primo tentativo per il riaprire la sala a Sabaudia è sfumato circa due anni fa. Questa volta però lo scenario è completamente diverso con «la proprietà dello stabile che si è aggiudicata un bando ed ha ottenuto un finanziamento per il proseguo del lavori», spiega il sindaco Giada Gervasi che ha accolto con favore l’iniziativa del CineDrive. «Sabaudia rappresenta un intervento simbolo – spiega Perchiazzi – in un programma di ampia portata che parte dal “progetto ponte” e si pone l’obiettivo di riaprire l’Augustus. Un’operazione importante e virtuosa sostenuta con decisione dalla CNA».