Non sarà Ama, sempre più in crisi, ma Acea a salvare Roma dalla crisi dei rifiuti. E lo farà già dalla prossima estate sotterrando e incenerendo la spazzatura indifferenziata della Capitale in numerose discariche e inceneritori situati tra Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo,Piemonte e Puglia già dalla prossima estate. La sindaca Raggi potrebbe così far slittare la costruzione della nuova discarica di Monte Carnevale, che tante fibrillazioni sta creando all’interno della sua maggioranza, senza temere che l’Urbe venga sommersa di sacchetti di pattume. Fare pace con i consiglieri ‘ribelli’ cercando un sito alternativo in cui realizzare la nuova discarica della città eterna, possibilmente di proprietà pubblica, come gli è stato richiesto dall’aula Giulio Cesare lo scorso 5 marzo. Infine ricompattare i 5Stelle romani attorno alla sua figura e tentare di candidarsi per un mandato bis in vista delle prossime elezioni amministrative del 2021. Al momento le nostre sono solo ipotesi, ma che si fondano su dati che lasciano poco spazio all’immaginazione.
ACEA TENTA LA SCALATA DI UNIECO AMBIENTE
I primi di marzo Acea ha presentato una offerta d’acquisto dal valore sconosciuto per tentare di mettere le mani sulla società Unieco Ambiente, per grandezza tra i primi cinque operatori d’Italia nella gestione dei rifiuti e proprietaria di 8 discariche, 3 inceneritori, 5 impianti di Trattamento Meccanico Biologico (conosciuti anche come TMB, gli impianti industriali dentro cui i rifiuti indifferenziati vengono suddivisi in frazioni merceologiche minori prima di essere sotterrati o inceneriti), 5 ‘bio’gas per trattare i rifiuti umidi anche detti organici, 5 siti di stoccaggio ed altri 10 impianti di vario genere, ma sempre dedicati al trattamento della spazzatura urbana, dislocati in mezza Italia.
PARTITA NELLE MANI DEL GOVERNO
La Unieco Ambiente è in amministrazione giudiziaria da aprile 2017. Dopo quasi tre anni, lo scorso 16 gennaio il commissario liquidatore, il commercialista Corrado Baldini, ha aperto i termini per la presentazione delle offerte preliminari di acquisto che potranno essergli inviate entro il termine del prossimo 30 aprile. Chi avrà fatto le offerte più alte verrà richiamato dal Commissario e parteciperà alla fase finale della vendita che si chiuderà il 15 maggio, termine entro il quale sarà possibile presentare un’offerta in rialzo rispetto a quella di partenza. Il Gruppo Unieco è un colosso nazionale del settore rifiuti, ha tentacoli nell’intera filiera dalla raccolta alla logistica, dallo stoccaggio al trattamento, dal recupero allo smaltimento finale; partecipazioni in 22 società, 258 dipendenti e un fatturato che si aggira attorno ai 180 milioni di euro l’anno, quindi l’intera partita è nelle mani del Governo, per la precisione del Ministero dello Sviluppo Economico, guidato dal ministro Stefano Patuanelli (M5S), fedelissimo di Luigi Di Maio, ex capo politico del M5S.
INEDITA ALLEANZA CON A2A DI MILANO
Forse per rendere la sua offerta d’acquisto più forte e credibile, Acea non ha presentato la sua proposta di acquisto in solitudine, ma in una inedita alleanza con A2A, la multiservizi di Milano e Brescia, leader lombardo dei settori rifiuti, acqua e gas e già proprietaria dei sei inceneritori di Milano, Bergamo, Acerra, Brescia, Filago e Corteolona. Al momento, gli operatori in lizza per l’acquisto di Unieco Ambiente che avrebbero inviato una manifestazione di interesse al Commissario Liquidatore sarebbero 13.
I COMPETITOR INTERNAZIONALI
La vendita di Unieco Ambiente è un piatto molto ricco che ha destato l’interesse di numerose società del settore sia nazionali che internazionali. Tra le più agguerrite figurano la ‘Tradebe’ di Barcellona, la ‘Eco Eridania’ di Londra, la ‘Hera Ambiente’ di Bologna, la ‘Iren’ di Reggio Emilia, la Aimag di Carpi e la ‘Tea’ di Mantova.
LA VENDITA SCHIZZA A 120 MILIONI DI €
La procedura di vendita si svolgerà in due fasi: la prima, quella relativa alla presentazione dell’offerta cosiddetta vincolante, si chiuderà il 15 maggio la seconda, il cosiddetto “closing” (ossia la definizione della compravendita) con il trasferimento delle quote della proprietà, entro la prossima estate. Non c’è una base d’asta per l’acquisto. La gara tra società dei rifiuti italiane e straniere avrebbero però provocato un forte rialzo delle offerte tanto è vero che il prezzo finale d’acquisto, inizialmente stimato intorno ai 70 milioni di euro, pare sia destinato a crescere e dovrebbe raggiungere una cifra stimata tra i 100 e i 120 milioni di euro.
“NO A MONTE CARNEVALE, NO AL MONOPOLIO DEI PRIVATI”
La Giunta Raggi rinunci al progetto di una nuova discarica da realizzare nell’ex cava abbandonata di Monte Carnevale, affianco a Malagrotta, e si metta subito alla ricerca di nuovi siti in cui seppellire i rifiuti indifferenziati delle Capitale, andando oltre i siti già prescelti a sei mani con la Città Metropolitana e la Regione Lazio. In sostanza, è quanto contenuto in due ordini del giorno rivolti alla sindaca ed Giunta che guida votate dalla maggioranza grillina in aula Giulio Cesare lo scorso 5 marzo, su proposta del presidente e della vicepresidente della Commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco e Simona Ficcardi. Al termine di un Consiglio comunale tematico interamente dedicato alla riqualificazione della Valle Galeria. I documenti grillini che hanno ricevuto il vian libera dal mini-parlamento romano impegnano sindaca e Giunta anche ad escludere dalla ricerca i siti che presentino una alterazione preesistente delle matrici ambientali. Un terzo ordine del giorno approvato dall’aula consiliare impegna sindaca e Giunta anche a “procedere con ogni azione utile che possa superare il monopolio privato, di conseguenza attribuendo preferenzialità alle iniziative dei soggetti a capitale interamente pubblico ed a prevedere nel caso di individuazione di una discarica ogni procedimento utile perché il sito sia di proprietà pubblica”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’interrogazione del presidente della Commissione Rifiuti della Regione Lazio, Marco Cacciatore, che chiede informazioni sulle ragione che hanno spinto comune di Roma e Regione Lazio a sceglier il sito di Monte Carnevale per la realizzazione di una nuova discarica di Monte Carnevale.
BOX:
La notizia del tentativo di acquisto del Gruppo Unieco Ambiente da parte di Acea è stata resa pubblica dall’Amministratore Delagato Stefano Donnarumma su alcuni quotidiani specializzati in questioni economiche, tra i quali principalmente il Sole 24 Ore e Milano Finanza, ma senza specificare i dettagli e le finalità dell’operazione. Proprio Donnarumma difatti – così preannuncia lui stesso – dopo la recente archiviazione dall’indagine che lo vedeva coinvolto nell’indagine sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, starebbe per essere confermato alla guida della municipalizzata dell’acqua di Roma.