Dal Tar al Consiglio di Stato. Ora i cittadini, per fermare il progetto di una discarica a Roma sul sito di Monte Carnevale, si rivolgono ai giudici di palazzo Spada, sede del Consiglio di Tstao, secoindo grado della Giustizia Amministrativa. Proprio al Consiglio di Stato si è rivolta l’associazione romana Raggio Verde’, in prima linea contro la scelta del Campidoglio di realizzare a pochi metri dell’ex cava di Malagrotta la nuova area dove smaltire i rifiuti della Capitale. Uno dei temi più caldi della cronaca cittadina, prima che l’emergenza coronavirus congelasse di fatto il dibattito ma non l’iter di realizzazione. La società New Green Roma srl, proprietaria del terreno, ha infatto presentato già un progetto parziale in Regione. “I cittadini – riferisce un membro dell’associazione – intendono impedire che venga costruita una discarica in un luogo idrogeologicamente inidoneo, vicino a una area protetta, e alle abitazioni”. Da qui due nuove azioni legali. Con la prima azione i cittadini hanno chiesto al Consiglio di Stato di ottenere la sospensione della autorizzazione ad edificare la discarica (che era stata concessa e poi revocata dal Tar Lazio). La seconda, invece, è diretta nuovamente al Tar del Lazio “Abbiamo richiesto la sospensione immediata del parere di compatibilità ambientale, affinchè nel tempo necessario per la decisione del Consiglio di Stato, il sito venga comunque preservato: non è stata concessa l’immediata sospensione della VIA, ma l’udienza è stata fissata tra pochi giorni, il 26 maggio 2020”.
24/05/2020