Fresco di stampa, il nuovo libro di Andrea Lepone è il romanzo intitolato “La notte degli angeli”, edito dalla casa editrice Aracne. Per lo scrittore romano si tratta dell’esordio assoluto nel mondo della narrativa, dopo le raccolte poetiche “Poesie di una mente silenziosa” (Kimerik) e “Riflessioni in chiaroscuro” (La Macina Onlus). Un thriller che mescola il genere crime con il noir, senza tuttavia disdegnare le connotazioni proprie del filone poliziesco. Lo stile è asciutto, veloce, sebbene non manchino suspense e colpi di scena. I personaggi del romanzo, delineati attraverso minuziosi tratteggiamenti introspettivi, sono chiamati a combattere contro i loro stessi fantasmi, contro i dubbi, le incertezze, le paure da cui sono sempre fuggiti. Il tutto, nel corso di una sola notte, che cambierà il corso delle loro vite in modo indelebile. Se da un lato vi è Steve, ventenne che si divide tra l’innocente lavoro da commesso presso una vecchia libreria e la carriera di criminale perseguita nelle ore notturne, dall’altro vi è Laura, giovane cameriera che tenta, con non pochi problemi, di sbarcare il lunario. Entrambi vivono una situazione familiare complessa, a tratti burrascosa. Il primo è costretto a svolgere commissioni tutt’altro che legali per conto di un potente boss criminale, con la speranza di guadagnare denaro sufficiente a garantire una vita dignitosa ai suoi cari. La seconda ha invece interrotto bruscamente ogni rapporto con i propri familiari, decisione di cui inizia a pentirsi. Sui due giovani incombe la figura di quello stesso boss criminale che ha assoldato Steve, e che sembra essere assalito, per la prima volta nel corso della sua vita, da sensi di colpa rimasti troppo a lungo sopiti. C’è poi David, personaggio ambiguo e partner del giovane commesso. A lui, è stato affidato il compito di iniziare Steve alla carriera criminale, guidandolo e insegnandogli le “basi” del mestiere. Ma nel romanzo di Lepone nulla è come sembra, a partire dalle stesse intenzioni dei vari protagonisti. Decisiva la scelta, da parte del giovane autore romano, di ricorrere alla narrazione in prima persona e a una serie di cambi di prospettiva che contribuiscono a mantenere sempre alto il livello della suspense. In una trama dai risvolti inaspettati, spiccano anche i dialoghi instaurati tra i diversi personaggi, intensi e coinvolgenti, come le stesse riflessioni esposte dai protagonisti, considerazioni esistenzialiste sulla vita, sulla speranza, sulla voglia di rinascita. Una messa a nudo dei vizi e delle virtù che caratterizzano tutti quegli antieroi del quotidiano che faticano a trovare la propria strada, sovente incorrendo in ostacoli sociali insormontabili. Il libro di Lepone è quindi una rilettura dell’eterna lotta tra il bene e il male, trasportata, in questo caso, in una realtà urbana cruda, frammentata. Non mancano, inoltre, i riferimenti a film, opere letterarie, serie televisive e canzoni care all’autore, che ha voluto comunque omaggiare quelli che considera i suoi maestri.
30/04/2020