TEVERE E ANIENE
“Oltre a mantenere l’installazione sul Fiume Tevere – ci spiega Cristiana Avenali, responsabile dei Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio – abbiamo infatti deciso di avviare la procedura per la messa in opera delle barriere anche nel fiume Aniene, e ciò nasce dalla volontà di dislocare altre reti sui fiumi del territorio laziale puntando su un percorso virtuoso fondamentale almeno per due ragioni: togliere dai fiumi più rifiuti possibili cercando di capirne la provenienza ed al tempo stesso, puntare a dare visibilità ad un problema che riguarda tutti noi il modo di smaltire i rifiuti”.
PLASTICA AL COREPLA
“La plastica ad esempio – continua la Avenali – pur non essendo l’unico rifiuto riscontrato, trasportata dal Tevere nel mare ed una volta sminuzzata, viene ingerita dai pesci, e quindi intercettare tutto questo prima che raggiunga le acque libere significa, in poche parole, impedire anche che finisca nel ciclo alimentare e sulle nostre tavole. E stiamo facendo ancora un passo in più, attivando un percorso di economia circolare. I chili di plastica recuperata sono stati conferiti a Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta il Riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), che collabora con la Regione Lazio a questo progetto, e che attraverso suoi consorziati recupera la plastica da avviare a riciclo e porta a smaltimento la frazione non recuperabile. Con la plastica riciclata saranno prodotti oggetti da arredo urbano, come ad esempio panchine, che saranno donate ai comuni coinvolti dal progetto. Vogliamo quindi, proseguire sulla strada delle barriere acchiappa-rifiuti sia sulla base dei risultati ottenuti sia costruendo una politica lungimirante attenta alla salute e all’ambiente con un impegno economico della Regione Lazio, che ad oggi è già stato di circa 300 mila euro, ed è la prima volta in Italia che un’operazione del genere viene finanziata e sostenuta completamente da una istituzione”.
AVANTI TUTTA, NONOSTANTE IL COVID
“Con questo spirito, anche in questo periodo così complicato, – conclude la Avenali – abbiamo proseguito nel lavoro di raccolta dei rifiuti galleggianti sul Tevere e i risultati particolarmente positivi e di particolare rilevanza soprattutto sotto il profilo ambientale, registrati nel periodo di sperimentazione, ci hanno convinto non solo a non interrompere l’intervento, ma scegliendo soluzioni tecniche ancora più efficienti e con metodologie innovative anche grazie all’esperienza fatta, come prima ricordavo abbiamo approvato un nuovo progetto per l’installazione, questa volta strutturale, di barriere acchiappa rifiuti su Tevere e Aniene”.