Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che prevede lo stop all’invio di cartelle esattoriali e altri atti fiscali fino al 31 gennaio. Questo vuol dire che non partiranno da oggi, come previsto prima del decreto, i 54 milioni di atti sospesi per pandemia. Il provvedimento, inoltre, sposta al 31 gennaio anche il termine finale di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento e da avvisi esecutivi relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dal decreto legge dello scorso marzo. Fino alla stessa data del 31 gennaio, inoltre, non sarà possibile il pignoramento di stipendio o pensione. Si tratta, dunque, di un decreto legge ponte per prorogare la sospensione dell’attività di accertamento, riscossione e degli altri adempimenti e versamenti tributari fino al 31 gennaio. Il tempo necessario per mettere a punto un provvedimento strutturale di rimodulazione delle rate.
Ma, cosa succede adesso? Oltre a rimandare l’arrivo a casa delle cartelle esattoriali, il Governo sta lavorando ad una rottamazione quater per i debiti accumulati entro dal 2016 al 2019 con pagamento rateizzato senza interessi. Si sta pensando ad aumentare le rate, per permettere a tutti di adempiere a quanto dovuto. Per quanto riguarda i debiti accumulati nel 2020, periodo di pandemia, ci dovrebbe essere un saldo e stralcio.