Presidente, il bilancio di previsione è arrivato solamente il 24 dicembre. Secondo lei i tempi per discuterlo, approfondirlo e approvarlo sono stati congrui? “Per quattro anni abbiamo chiuso il bilancio entro il 31 dicembre. Ad oggi come sappiamo ci sono problemi legati alla pandemia ancora in corso ma comunque già il 30 dicembre avevamo dato parere favorevole al bilancio del Comune. Per quello che riguarda la nostra attività sul bilancio siamo a posto”.
Secondo lei il denaro previsto per il prossimo triennio destinato la manutenzione delle case popolari del territorio sarà sufficiente per risolvere i problemi strutturali che le affliggono? “L’anno scorso abbiamo avuto grossi problemi ai riscaldamenti delle case popolari di Villa Gordiani e abbiamo sistemato la cosa. In questo momento non ci sono lamentele da parte degli occupanti”.
Scusi Presidente, ma non è proprio così. Le case popolari di Villa Gordiani hanno seri problemi di sottoservizi, infiltrazioni, mancanza di ascensori e allagamenti. “Questo è un altro discorso. La manutenzione la deve fare l’Ufficio Patrimonio, noi abbiamo messo delle somme all’interno del nostro bilancio per ottemperare eventualmente a queste situazioni. Se non ricordo male sono 500mila euro, non è tantissimo, ma ci abbiamo pensato. Come abbiamo già dimostrato, nel momento in cui siamo investiti di un problema cerchiamo di risolverlo. E cerchiamo sempre di raccogliere le lamentele e le proposte dei cittadini”.
Parliamo dei ritardi dei cantieri della Stazione Pigneto. Il problema è annoso, ed è quello della mancanza di una mappatura affidabile del sottosuolo che possa rilevare, tra le altre cose, il posizionamento dei sottoservizi. Il Municipio può fare qualcosa rispetto a questo? “Il Municipio ha in carico questa criticità. Ci sono delle mappe, parziali, ma ci sono. Dal punto di vista del sottosuolo insistono sicuramente dei problemi. Noi dal 2016 abbiamo fatto tavoli su tavoli con RFI. Dopo di che a livello municipale possiamo fare poco, era necessario spostare dei sottoservizi e sono stati spostati da una parte all’altra per metterli in sicurezza. Per quanto ci riguarda siamo sempre sul pezzo, dopo di che impattiamo su alcune società di servizi o sottoservizi che hanno dei tempi tecnici e burocratici che ci mettono in difficoltà. Ad ogni modo la responsabilità di questa mappatura è delle varie aziende”.
Però il Municipio sembra essere estromesso dal processo decisionale. “Non è assolutamente vero. O meglio, il municipio tecnicamente non è coinvolto, ma noi abbiamo allestito le riunioni per il vallo ferroviario. Abbiamo più volte richiesto e ottenuto il tavolo con RFI e SIMU. Ci siamo fatti carico di convocare queste riunioni, quasi fossimo una cabina di regia, pur non spettando a noi questo compito”.
C’è, secondo lei, un problema nei confronti degli uffici e, in generale, della burocrazia? Vi sentite con le mani legate? Sì, assolutamente. Sono tante le situazioni in cui siamo esautorati dal potere reale degli uffici. E rispetto a questo ci sentiamo molto arrabbiati. Qui non comando io, comanda la pubblica amministrazione che sta qua da trent’anni. Non abbiamo il potere nemmeno di controllare il loro operato”.
Boccuzzi lei ha mantenuto la delega al Commercio. Si sta accorgendo che nel territorio ci sono delle attività commerciali che aprono e chiudono in tempi così brevi da risultare sospette? “Non mi sono accorto solo io ma anche la Sindaca, la pubblica amministrazione e la Polizia Locale. Ci relazioniamo con le forze dell’ordine per aumentare le investigazioni, come è ovvio, e ci siamo fatti sentire nell’osservatorio per la sicurezza. Sappiamo già dagli incendi come quelli della Pecora Elettrica che sul territorio ci sono degli appetiti oscuri”.
Alla fine, si ricandiderà? “Può esserci sicuramente la volontà di portare avanti questa esperienza di governo ma in tutta sincerità le rispondo che non ha ancora deciso se ripresentare o meno la mia candidatura”.