LA COMUNITA’ EDUCANTE DIFFUSA – “Il 26 novembre scorso – dice De Santis – c’è stato un incontro in commissione consiliare municipale congiunta Scuola e Pari Opportunità alla quale sono stata invitata perché da ormai due anni e mezzo sto portando avanti come Assessorato municipale alle Politiche Educative e Scolastiche, Culturali Sportive e Giovanili, un macro-progetto chiamato Comunità Educante Diffusa, basato sul paradigma dell’educazione dappertutto”. Ogni spazio, questa l’idea, di fatto “può costituire un ambiente di apprendimento e quindi anche un setting educativo didattico di studio individuale o collettivo, organizzato o libero”. E proprio con la pandemia e la necessità del distanziamento fisico, a fronte della mancanza di spazi all’interno delle strutture scolastiche, l’educazione all’aperto è diventata più che mai di stringente attualità.
LA DIDATTICA ALL’APERTO – “Con il discorso della ripartenza a settembre – ricorda De Santis – già le linee guida del Piano scuola 2020-2021 del Ministero dell’Istruzione ponevano fortemente l’accento sull’educazione all’aperto, in particolare negli spazi verdi, negli spazi pubblici. Dal momento che avevamo una progettualità in atto, avevamo già realizzato insieme alle scuole delle sperimentazioni in questo senso, per esempio in ville, parchi, luoghi archeologici”. Le linee guida a seguito della pandemia, e le stesse indicazioni che venivano da quelle della task force capitolina per il segmento 0-6, non hanno fatto che incentivare un approfondimento del tema di outdoor education. Ma, causa Covid, non sono mancate le difficoltà. “Alcune delle progettualità si sono dovute sospendere a causa dei nuovi DPCM che hanno per esempio riattivato di nuovo per le scuole del secondo ciclo la didattica a distanza”. E aggiunge: “Da novembre, le progettualità che avevamo in animo di portare avanti con le scuole superiori gioco forza sono state fortemente ridimensionate. Però era venuta fuori la possibilità di utilizzare comunque luoghi come giardini scolastici o aree verdi nei pressi degli spazi scolastici per effettuare dei momenti di formazione all’aperto”.
LA SPERIMENTAZIONE – Progettualità che sono state ascoltate proprio in commissione congiunta, a seguito della quale la proposta di mozione consiliare è pervenuta in consiglio ed è stata approvata ponendo l’accento sulla sperimentabilità di questi spazi, e degli spazi pubblici come aule all’aperto. Per ora, però, a ostacolare il tutto c’è un meteo non favorevole: “gli stessi consiglieri – commenta De Santis – sono consapevoli della necessità di attendere magari la primavera per poter sperimentare in maniera sistematica una progettualità di questo genere”. I luoghi, del resto, non mancano. Come il giardino del Liceo Gullace a piazza Cavalieri del Lavoro, per esempio, che è già stato attrezzato dalla scuola per fungere da aula studio all’aperto. “Visto il Protocollo d’intesa in essere fra la scuola e il Municipio potrebbe essere messo a disposizione dei giovani e delle giovani del territorio nell’ambito della Comunità educante diffusa del Municipio VII”.