UN’OPERA INTERATTIVA – Si tratta di un’opera d’arte urbana interattiva in quanto durante la sua realizzazione sono stati coinvolti anche i piccoli pazienti che hanno fornito un contributo audio in grado di riprodurre i versi degli animali. Mediante un QR Code si potranno ascoltare i suoni in corrispondenza di ciascun animale rappresentato: questo instaura una relazione “multimediale” tra fruitore ed opera d’arte. Quest’ultima è stata realizzata sulle pareti della scalinata esterna di accesso e nella zona porticata antistante l’entrata del TSMREE; area che è stata riconcepita da Hundun come una moderna grotta di Lascaux in cui vanno ad integrarsi forme, colori e suoni. L’opera trae origine quindi dall’immaginario cavernicolo proprio per lo spazio e per la struttura dell’ambiente in cui Hundun ha dato il suo contributo; nel murale sono rappresentati elementi vegetali rari e preistorici, una cascata di edera dal sapore totemico.
IL PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA – “Canto D’Antro” rientra nel progetto di rigenerazione urbana “Another World. Arte in città per immaginare il futuro”, curato dall’Associazione Eco dell’Arte, il quale vede la collaborazione di artisti, mosaicisti ed artigiani che dovranno sancire il cambio di paradigma. Aa qui il nome “Another World”, nel vedere il mondo e l’arte che andranno contemplati sotto “altri occhi”, da un punto di vista più vivo e sperimentale. Il piano si articola in tre fasi: la prima riguardante la decorazione degli spazi interni, quindi vi sarà la tematizzazione della parte esterna secondo le favole di Esopo per poi concludere il tutto con la facciata che è il punto del progetto più complicato a livello economico, in quanto l’esterno del TSMREE andrebbe restaurato e ciò richiederebbe quindi l’intervento delle gru.
IL SOSTEGNO DEL III MUNICIPIO – “Il presidio TSMREE – spiega al Caffè di Roma l’Assessora alle Politiche Sociali del III Municipio Maria Romano – era un posto in cui le famiglie e i bambini non venivano molto volentieri. Vogliamo che rinasca a beneficio di tutti e di tutte, perché anche attraversando questi ambienti i bambini, le bambine e le loro famiglie si possano sentire coccolati, protetti, importanti e pronti a ritrovarsi più curiosi e sereni in una foresta di simboli positivi e concreti. È un progetto a cui abbiamo dato il patrocinio del Municipio e siamo lieti che questo luogo triste e cupo possa essere riqualificato e preso a cuore anche da tutti i cittadini che vi abitano”.