L’INCIDENTE – Il ponte ciclo-pedonale è interrotto dalla mattina dell’8 ottobre, quando un mezzo pesante lo ha colpito causandone il crollo parziale. L’area è stata bloccata e il traffico (in direzione della Roma-Fiumicino) deviato. Presto la porzione del ponte crollata è stata rimossa e il passaggio per le auto ripristinato. Tutt’altra storia per quanto riguarda la mobilità ciclabile, al momento interrotta e senza una vera alternativa. Nelle commissioni è stato affrontato il problema, esaminando anche le proposte arrivate dalle associazioni dei ciclisti, ma i progetti sono ancora sulla carta.
GLI INTERVENTI – L’assessora ai Lavori Pubblici Linda Meleo ha spiegato in commissione che dopo la messa in sicurezza dell’area sono stati recuperati i progetti e contattata la ditta che realizzò il ponte, per stimare il costo dell’intervento: “Stanzieremo 75mila euro – 10mila per il progetto e 65mila per il rifacimento della campata Ndr – Entro fine anno contiamo di attribuire l’incarico di progettazione, poi a valle del progetto dopo l’ok del genio civile lanceremo la gara, presumibilmente entro primi mesi del 2021”. Secondo il cronoprogramma presentato in commissione la posa della nuova campata dovrebbe arrivare per la metà del mese di aprile. L’intervento, è stato ricordato, avviene in danno rifacendosi sull’assicurazione del mezzo che ha causato l’incidente.
LA CICLABILITÀ ALTERNATIVA – Condivisibile la posizione assunta dalla Presidente della commissione Lavori Pubblici, la consigliera del M5s Alessandra Agnello, che guarda alle alternative per la ciclabilità come elemento centrale dell’intervento: “Le piste ciclabili sono come le strade – ha affermato in commissione – quando una via viene chiusa si pensa ad una viabilità alternativa. La stessa cosa deve succedere per le ciclabili. Servirà del tempo per riparare il ponte quindi non bisogna indugiare sulla ciclabilità alternativa”. Questa dovrebbe sfruttare il tracciato già esistente della ciclabile che attraversa lo svincolo nel senso contrario di via Laurentina. Per mettere in opera la ciclabilità alternativa (utile anche ai pedoni) si prevede un massimale di spesa di 40mila euro, gli interventi sono stati spiegati dall’assessore alla Mobilità Pietro Calabrese: “Purtroppo nel sedime della Laurentina non è possibile realizzare una corsia provvisoria in sicurezza”. Da qui la necessità di spostarsi sul lato opposto e di prevedere alcuni piccoli interventi (che potrebbero far arrivare il costo a 40mila euro) per l’attraversamento di piazzale Ardigò e il superamento di un distributore di benzina in sicurezza. Al momento i lavori per la ciclabilità alternativa non sono iniziati, la speranza è che non arrivino fuori tempo massimo.