“Salvini mi ha definita scema e poverina. Si commenta da solo”. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, affida a un lungo post su facebook la risposta al senatore leghista ed ex ministro dell’Interno che ieri, durante una visita al parco archeologico di Centocelle, di fronte ai giornalisti l’ha apostrofata duramente in merito ai campi nomadi della Capitale: «Noi riapriamo i campi rom? Ma questa è scema proprio poverina».
La Raggi, durante un’intervista a RaiNews24, aveva commentato la visita di Salvini a Centocelle: «Immaginiamo che risposte possa dare. La sua forza politica ha aperto i campi rom». Un attacco che non è andato giù al segretario della Lega, che alla Raggi ha anche rivolto un affondo sulle prossime elezioni amministrative: «Ad aprile le diranno bye bye. La risposta non gliela darà Salvini ma le cittadine e i cittadini di Roma».
“Ci sono due modi per rispondere agli insulti”, scrive Raggi, “insultare a propria volta o entrare nel merito delle cose. L’altro ieri il senatore Matteo Salvini mi ha definito “scema” e “poverina”. Credo che si commenti da solo. La cosa che mi ha dato più fastidio è stata però la falsità di alcune sue affermazioni su Roma. Partiamo da un dato certo: la Lega Nord, il suo partito, nel 2008 con l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni – insiste la sindaca – stanziava 30 milioni di euro per aprire e consolidare i campi rom. Quegli stessi campi che ora, a parole, afferma di voler asfaltare con una ruspa. Quegli stessi campi che noi in modo concreto stiamo finalmente chiudendo nel rispetto dei diritti di chi è debole e con il pugno duro nei confronti di chi non rispetta la legge”.
“Che cosa è successo da allora? Che nel 2011 il Consiglio di Stato dichiarava illegittima l’emergenza nomadi e nel 2013 la Cassazione confermava quella sentenza. Nel frattempo, però, i campi sono diventati stabili e difficili da superare tanto che solo a Roma sono costati ogni anno circa 25 milioni di euro (sì, sempre delle nostre tasse), per mantenere lo status quo, ossia il sistema criminale dei campi stessi senza risolvere nessun problema ma, semmai, accrescendoli”. “Sempre Salvini, il segretario di quella Lega Nord (che oggi prova maldestramente a camuffare cambiando nome) – prosegue il post – ignora che a Roma abbiamo approvato il piano di superamento dei campi rom e in questi anni abbiamo già chiuso alcuni campi e insediamenti, come quelli di camping River, Foro Italico e Schiavonetti, e stiamo superando altri campi attraverso un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che vogliono sottoscrivere un patto con Roma Capitale con il quale si impegnano a mandare i bambini a scuola a fare dei corsi professionali e a entrare nel mondo del lavoro, esattamente come fa ciascuno di noi cercando di lavorare e pagare le tasse”.
“Agli annunci e alla propaganda di Salvini, noi rispondiamo con i fatti: svuotiamo progressivamente i campi, fino a chiuderli – afferma Raggi – È un lavoro duro, silenzioso, accompagnato peraltro da insulti proprio da parte di chi quell’emergenza l’ha creata e oggi fa finta di dimenticarla. Insulti anche da chi quell’emergenza non l’ha superata stabilizzando i costi di quei campi e tutto il sistema che vi ruotava intorno. La verità è che politicamente i campi rom fanno comodo a tanti. Non è un caso che si tratti dello stesso settore al centro delle inchieste legate a Mafia Capitale. Noi, con uno sforzo titanico, stiamo portando avanti questo difficile percorso di legalità e integrazione. È la nostra terza via. Noi andiamo avanti. A chi non può riconoscere la verità dei fatti, restano solo gli insulti”.
03/12/2020