In tempo di Covid i politici del III Municipio esigono risposte concrete da parte del Comune per mettere in campo interventi di sostegno a favore di quelle categorie particolarmente penalizzate dalla pandemia, in primis attività commerciali, bar e ristoranti. Queste categorie hanno subito infatti gravosi danni economici a causa delle chiusure anticipate e del distanziamento dei tavoli (nel caso di bar e ristoranti), con conseguente riduzione della clientela e fatturati dimezzati.
L’ATTO POLITICO – Ed è proprio per questi motivi che i consiglieri del parlamentino di Piazza Sempione Matteo Zocchi, Simona Sortino, Luigi Maio, Filippo Maria Laguzzi e Sara Alonzi hanno proposto al Consiglio di richiedere al Comune di Roma la sospensione della della Tari per il problematico periodo di pandemia. L’Atto è stato successivamente approvato. “Questo documento avente ad oggetto la sospensione della riscossione della Tari per le attività commerciali, i bar, i ristoranti e le attività culturali per il periodo di emergenza Covid 19 – spiega al Caffè di Roma il consigliere della Lista Civica Caudo Presidente Matteo Zocchi – è rivolto alla Sindaca Raggi e nasce dalla volontà di dare un po’ di sollievo a tutti quei soggetti che stanno scontando un prezzo alto a causa delle ultime norme varate dal governo. La tariffa della Tari è commisurata alla qualità ed alla quantità del rifiuto prodotto per unità di superficie. Il valore tariffario in questo periodo non è attuale perchè la mole di rifiuti che gli esercizi producono (inferiore rispetto alla media ) non è proporzionata rispetto a quanto gli esercizi vanno a pagare. Alla luce di quanto è successo in altre città come Milano o Torino e la stessa Roma nel primo lockdown di marzo, chiediamo che almeno in questo periodo di pandemia venga sospesa la tassa. Ci rendiamo conto che non è la panacea di tutti i mali ma è qualcosa che ci aspettiamo dal Comune”.
UNO STRUMENTO PER AIUTARE GLI ESERCENTI IN CRISI– “Vorrei sottolineare, affinchè si capisca lo spirito di questo atto – ha aggiunto Filippo Maria Laguzzi del Partito Democratico – che l’Amministrazione Capitolina deve concorrere a mettere in campo degli strumenti che possano realmente essere incisivi e di aiuto per queste attività. La sospensione della Tari può essere un aiuto concreto per tutte le attività che stanno soffrendo in maniera più forte questa congiuntura di crisi economica e sanitaria. Purtroppo ci dicono gli esperti che avremo più ondate pandemiche prima di sconfiggere il Covid 19, quindi questi interventi devono essere promossi e messi in esecuzione in maniera anche rapida ed efficace”.
LA LEGA VA OLTRE: “NO SOSPENSIONE MA ABOLIZIONE” – Ancora più decisa la posizione della Lega con il consigliere Fabrizio Bevilacqua che ha evidenziato come l’atto, “così concepito, proponga un semplice spostamento temporale del pagamento della tassa, mentre sarebbe opportuno invece che la Sindaca si attivasse affinchè ci fosse un riconoscimento reale del danno ricevuto dalle attività commerciali e procedesse alla cancellazione della Tari nel bilancio di quest’anno”. “Questo – ha concluso Bevilacqua – sarebbe un atto di risarcimento e di coscienza”.