Presidente Porrello, non posso che cominciare dall’emergenza Covid 19, che sta dominando le cronache mediatiche in questi ultimi mesi. Che idea si è fatto?
“Questa emergenza sta mettendo a dura prova l’intero pianeta, in troppi ormai conosciamo qualcuno contagiato o deceduto per le conseguenze di questo virus che non ha risparmiato neanche la presidenza del Consiglio, con la scomparsa del portavoce Giovanni Bartoloni. Non bisogna lasciare spazio alle pericolose bufale che stanno girando anche da parte di esponenti politici. Sono convinto che se non ci fossimo fatti sorprendere dai prevedibili contagi di rientro dai focolai fuori regione ora avremmo dei numeri meno inquietanti. L’intervento sul traffico da e per Civitavecchia, ad esempio, è stato tardivo, dall’inizio della stagione estiva ho chiesto con atti che fossero fatti i tamponi a chi arrivava e chi partiva. Ma grazie all’impegno di medici ed infermieri sembra la situazione stia migliorando”.
Sanità e trasporto locale sono due ambiti delicati e complessi del nostro territorio regionale, su cui nei decenni le amministrazioni regionali hanno dimostrato assenza programmazione. Cosa ne pensa del contesto attuale di questi due importanti settori?
“Guardi, una pandemia come questa forse non si poteva prevedere, ma fin dalla scorsa legislatura, quando sedevo in commissione consiliare Sanità, ho sollevato questioni, spesso sollecitato proprio da medici ed infermieri, su infrastrutture, risorse e debolezze della rete sanitaria pubblica, ma purtroppo non hanno trovato molto seguito. Inoltre quanto è accaduto e sta accadendo nelle RSA della nostra regione dovrà obbligatoriamente portare ad una seria riflessione e a una revisione di tutto il sistema di accreditamento privato. Per quanto riguarda i trasporti, invece, debbo dire che non si è lavorato con la giusta celerità, soprattutto su quelle linee che già funzionavano male prima dello scorso marzo. Vedo molti cittadini che hanno scelto forme di micromobilitá e comuni che ampliano la rete ciclabile, questa è la direzione giusta insieme ad un rinnovamento di tutto il parco mezzi, favorendo l’uso di energia sostenibile, come l’idrogeno”.
Oltre i temi legati alla pandemia ho visto che recentemente ha preso posizione sul progetto di un impianto per i rifiuti a Civitavecchia. Presidente, cosa è successo?
“È stata presentata in regione una richiesta di autorizzazione per un megabiodigestore per trattare i rifiuti di Roma, ma Civitavecchia non può continuare ad essere un buco nero della provincia in cui finisce tutto quello che non vogliono gli altri territori. C’è un piano rifiuti in vigore, si rispetti quello senza continuare a proporre impianti che non ci rientrano e che non rispondono ai principi di autosufficienza e prossimità”.
Un’ultima domanda, le elezioni di Roma 2021 sono ormai dietro l’angolo. Come vede il panorama elettorale?
“Per me al momento desolante, vedo solo tante autocandidature e la solita destra che non sa chi candidare. Roma uscirà da questa emergenza molto diversa da come è entrata, ed avrà bisogno di un’amministrazione con le idee chiare su tanti temi, dai rifiuti ai trasporti al rilancio di un turismo sostenibile, argomenti che purtroppo ora non sento proporre da nessuno, troppo occupati a discutere di nomi”.