SPOSTAMENTI – Il ministro alla Salute Roberto Speranza non ha nascosto le intenzioni di procedere verso una linea dura in tema di spostamenti, con tanto di coprifuoco alle 22 anche nel giorno della vigilia di Natale e di Capodanno. Secondo quanto trapela fino ad ora, non sarà possibile uscire dai Comuni di residenza già dal 21 dicembre con la sola eccezione di coloro che devono fare rientro nel domicilio. Linea dura per gli spostamenti nei giorni del 24, 25 e 26 dicembre e del primo gennaio in cui – sempre secondo le indiscrezioni – non saranno consentite trasferte da comuni. Trattative in corso sui ricongiungimenti tra parenti di primo grado o anziani soli, che altrimenti sarebbero costretti a trascorrere il Natale in solitudine.
INVITATI – Quante persone potranno stare a tavola a Natale? Bella domanda. Da quanto si apprende, per adesso il governo sembra orientato ad “ammettere” massimo sei persone nella stessa casa. Dovrebbe trattarsi di raccomandazioni, a causa della difficoltà di verificare nelle proprietà private.
SCUOLA – Al momento il governo sembra poco incline a riaprire le scuole superiori prima di Natale, come suggerito dalla Ministra all’Istruzione Lucia Azzolina, ma si attende il parere delle Regioni per prendere una decisione definitiva.
RISTORANTI – Per adesso sembra che i ristoranti debbano pensare a un nuovo modo di lavorare per le festività alle porte, dimenticando i cenoni di Capodanno o del 24 dicembre. Possibile apertura il 25 dicembre e il primo gennaio, a pranzo. Per le altre festività dovranno organizzarsi con asporto o consegne a domicilio. Incognita sul numero di commensali consentiti: potrebbero aumentare da quattro a sei, ma si attendono le conferme. Al momento la maggior parte dei gestori sta prendendo tempo. Nonostante le telefonate arrivino già dai clienti intenzionati ad organizzare con anticipo le festività, chiedono di richiamare.
NEGOZI – Potrebbero cambiare gli orari per i negozi. Tra le opzioni c’è quella di prorogare l’orario di chiusura alle 22 per favorire lo scaglionamento e permettere a tutti l’acquisto dei regali di Natale. Ma nel governo ci sono perplessità: alcuni ritengono che questa soluzione favorirebbe le uscite serali. I centri commerciali potrebbero riaprire anche nel weekend nei giorni precedenti a Natale, per poi chiudere nuovamente. Ma anche in questo caso, ancora non c’è niente di certo.
MESSA – Un’altra questione che sta facendo discutere è quella della messa di Natale, classico appuntamento per i cattolici a mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre. Potrebbe essere spostata alle 22 o addirittura prima. Tra i favorevoli e i contrari, questo è un altro punto su cui si prenderà una decisione in giornata.
TAMPONI – Per trascorrere un Natale sicuro è meglio fare un tampone? Al momento è solo un suggerimento, vedremo se diventerà una regola con il nuovo Dpcm. L’idea è stata pensata per tutelare soprattutto i parenti più anziani da incontrare durante le feste.