LE AREE INDIVIDUATE – La direzione tecnica del Municipio ha effettuato delle ricerche in tema di aree disponibili sul territorio e il risultato di questo lavoro ha portato al rinvenimento di 69 nuove postazioni nei parcheggi di Piazza Cina (10), di via Sansotta (14) in quelli dei mercati plateatici di Spinaceto (3), a Tor de’ Cenci (3), Vigna Murata (3) e rispettivamente 24 e 12 nelle aree parcheggio di via Melville e di via Primati Sportivi.
L’ACCUSA: MANCATO COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO E PROBLEMA DI CONCORRENZA – Secondo la versione del Consigliere PD e candidato presidente alle primarie del IX Municipio, Alessandro Lepidini, da un punto di vista commerciale gli impatti dello spostamento delle bancarelle possono comportare un’alterazione dell’equilibrio in relazione “all’atterraggio” delle nuove postazioni, specialmente laddove esistono già mercati ed in tal senso i precedenti non depongono bene. “Nella votazione sulla delibera, pur concordando sulla necessità di procedere alla ricollocazione delle 41 postazioni – ha dichiarato al Caffè di Roma – ci siamo astenuti perché, intanto, non ci siamo trovati d’accordo con il metodo, non in relazione alla modalità procedimentale (conferenza di servizi), ma perché non è stato orientato all’ascolto dei comitati interessati ad ospitare le nuove postazioni. Diciamo che è mancato o comunque non c’è stato un adeguato coinvolgimento del territorio”.
LA DIFESA: CRITERI ADOTTATI EVITANO MAXI AGGREGATI E LE CRITICITA’ CHE QUESTI COMPORTANO – Differente la tesi dell’Assessore al Bilancio e vicepresidente del IX Municipio Roberto De Novellis, che tende ad evidenziare invece come il “maxi-aggregato di Viale America abbia creato disagi per la circolazione di pedoni e bus e come le 41 postazioni risultino non essere conformi al Piano Generale del traffico che impone che i marciapiedi, nella prossimità delle vie ad alto scorrimento, vengano tenuti liberi, oltre al fatto di essere un maxi aggregato difficilmente gestibile dal punto di vista commerciale e del decoro”. “Le numerose soste per ambulanti – aggiunge – dovevano essere collocate in un vero e proprio mercato con ampi spazi attrezzati e non su un marciapiede stretto -quello di viale America sotto le torri di Ligini- o all’uscita della metro B Fermi dove creano seri problemi allo spazio di manovra degli autobus. Abbiamo dovuto attivare più volte l’Ama per pulizie straordinarie, visti i tanti rifiuti lasciati in maniera indifferenziata spessa fine turno giornaliero”. “I criteri adottati per trovare siti alternativi – conclude Roberto De Novellis – sono finalizzati ad evitare maxi-aggregati come quelli esistenti che creano solo degrado per il territorio; abbiamo distribuito quanto più possibile gli ambulanti, abbiamo individuato luoghi ben delimitati così come prevede la legge antiterrorismo e soprattutto con il criterio di evitare di far perdere posti di lavoro”.