Assessore, partiamo dal Turismo. I contagi legati al Covid 19 sono in netto aumento e si comincia a richiudere. È preoccupato per la città di Roma, la sua attrattività e le attività economiche?
“Certamente sono molto preoccupato perché la situazione è seria ma non bisogna cedere allo scoramento e allo sconforto. Come istituzioni abbiamo il dovere di mettere in campo quanto possibile per risollevare le sorti della nostra città. In questo contesto sono necessari due ragionamenti: uno di breve termine e uno di medio- lungo periodo. Sul primo punto, c’è un tema di sopravvivenza delle aziende su cui è impegnato il governo centrale con gli stanziamenti e le misure di ristoro per le attività commerciali. Per quando riguarda, più in generale, la attrattività di Roma, in particolare sull’estero noi stiamo lavorando sia con azioni digital, sia con sinergie di livello internazionale al fine di mantenere alto quello che noi chiamiamo la “brand reputation”, dunque mantenere Roma come scelta di destinazione appetibile e prioritaria. Al contempo e in questo contesto, è necessario ricordare quanto sia sicura la destinazione Roma, visto che il numero dei contagi rapportato alla popolazione residente, è estremamente inferiore rispetto a quello di altre metropoli, nazionali ma soprattutto internazionali: basti pensare a Londra, Parigi, Madrid. Questo dunque è un aspetto, quello della sicurezza che riteniamo fondamentale. Il bollino “Roma Safe turism”, su cui stiamo lavorando dal mese di maggio e con cui vogliamo certificare tutta la filiera turistica, racconta ai nostri potenziali turisti quanto sia sicura la destinazione Roma”.
Come amministrazione comunale, come state agendo per facilitare l’economia della città di Roma e delle sue migliaia di imprese al dettaglio?
“Dunque, tra le azioni prioritarie messe in campo, ne figurano due in particolare: sulle occupazioni di suolo pubblico straordinarie in questo delicato momento di emergenza Covid attraverso l’ampliamento della percentuale di spazio a disposizione per i tavolini all’esterno dei locali; e sulla deroga del canone Cosap per i mercati rionali. Sul tema dello sconto della Tari, che è un questione lungamente sollecitata dalle associazioni di categoria, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere al governo centrale il ristoro delle eventuale scontistica da predisporre, poiché come ente locale non possiamo ridurla unilateralmente, avendo vincoli di bilancio. Auspichiamo che il governo centrale ascolti la nostra rivendicazione, peraltro perorata dalla sindaca Virginia Raggi e dall’Anci”.
Lotta alla illegalità nel commercio, sono continue le operazioni della polizia locale, soprattutto in centro storico. Assessore Cafarotti, ci fa il punto della situazione?
“In questo momento di complessa emergenza, con un numero minore di visitatori e avventori del centro, sta chiaramente diminuendo anche la pressione dell’abusivismo commerciale. Però noi, come amministrazione di Roma Capitale, già da tempo stiamo mettendo in piedi tutta una serie di presidi tecnologici e informativi per combattere questa e altre forme di illegalità commerciali. Ad esempio, quest’anno abbiamo varato il cosiddetto tesserino con “qr code” per gli esercenti del commercio su area pubblica che sono in regola e questo consentirà di facilitare i controlli di polizia locale contro gli abusivi. E, ancora, abbiamo accelerato sui software per il cambio turno dei posteggi e applicato altre misure tecnologiche e informatiche per rendere maggiormente trasparenti tutta una serie di fenomeni. Al contempo, non si fermano i controlli costanti e concreti della polizia Locale di Roma capitale, che ringrazio per il grande lavoro che quotidianamente svolgono”.
Ultima domanda su un tema a lei particolarmente caro: il rilancio e la valorizzazione dei mercati rionali. Quale è lo stato dell’arte, assessore Cafarotti?
“Guardi, sui mercati rionali questa amministrazione sta procedendo con impegno e attenzione per la loro valorizzazione. Oltre alla delibera di esenzione della Cosap 2020 in itinere, a cui facevo riferimento poc’anzi, continuiamo a lavorare sugli interventi di riqualificazione – che sono poi decentrati ai municipi – di queste strutture. Con l’occasione annuncio che prossimamente installeremo proprio all’interno dei mercati rionali, le cosiddette macchine mangiaplastica: una iniziativa, a nostro giudizio, molto virtuosa. Inoltre, stiamo proseguendo le nostre azioni e le nostre attività per rendere i mercati rionali sempre di più centri di aggregazione sociale per i quartieri. Una centralità, quella dei mercati rionali, che si è rivelata importante già nel periodo di lockdown tra i mesi di marzo e aprile, ma che cresce di intensità giorno dopo giorno. Di tutto questo non possiamo che essere contenti”.