Le criticità della bike line – Nonostante al momento sia soltanto una striscia di vernice sull’asfalto la pista ha già sollevato un vespaio di polemiche. “Vanno bene le ciclabili ma non su una strada come questa – racconta Enzo, residente del quartiere – il restringimento della carreggiata manda in tilt il traffico, quando ci sono i camion dei rifiuti si fanno le code perché non si viaggia più su due corsie ma su una, e la via è il collegamento principale del territorio ovest con il Vaticano e il centro storico”.
La preoccupazione degli esercenti – La gente qui passa però scappa: questo si dice nei locali della zona. Al bar Il Pappagallo, il dipendente Roberto Pasini, spiega che “il lavoro è diminuito almeno del 35-40%, un calo che si somma a quello che già abbiamo avuto per il Covid. Hanno ridotto il numero di parcheggi ed è diventato impossibile sostare. Quando piove, poi, la pista si allaga e anche chi passa a piedi o in bici è in difficoltà e non si ferma”. E la preoccupazione per la tenuta del suo lavoro è tale che “ho scritto personalmente una lettera alla sindaca Raggi – racconta – mi auguro che risponda, abbiamo bisogno di lavorare”. Stesse lamentele anche al Padron, gelateria di fronte al bar, dove la ciclabile arriverà a breve. La titolare, Silvia Pizei, sta lanciando una raccolta firme tra i negozianti. “Se qui davanti ci fanno la ciclabile – spiega – avremo sia problemi di visibilità, perché i locali non si vedrebbero passando su strada, sia cali di clientela come sta avvenendo sull’altro lato della via. Anche i pedoni non riescono a raggiungerci tra bici e monopattini che sfrecciano a tutta velocità”.
La protesta corre sui social – Così il quartiere si è unito in protesta sui social network, vista l’emergenza sanitaria, e ha dato vita a una pagina Facebook “No alla pista ciclabile di via Gregorio VII”. Le lamentele sono arrivate al consigliere municipale di Fratelli d’Italia, Marco Giovagnorio, che si dice favorevole alla realizzazione di una ciclabile “ma non così, non deve limitare la corsia e il numero di posti auto. Ci sono marciapiedi molto larghi, sarebbe auspicabile metterla lì. Inoltre c’è una norma che prevede una pendenza massima del 5% per le piste ciclabili e temo che quella di Gregorio VII superi il 7%. Per questo ho scritto al comando municipale della Polizia locale e all’Agenzia capitolina per la Mobilità per chiedere un parere”. In Campidoglio nel frattempo il Pd ha avviato una richiesta di atti, mentre il presidente M5s della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, replica: “La bicicletta è un veicolo, ha diritto ad avere spazi dedicati e protetti che inevitabilmente vanno recuperati da altre componenti. Non è pensabile sottrarli ai pedoni, bisogna ridurre lo spazio delle auto che è sovrabbondante. È un discorso di democrazia degli spazi, la via è un’asse molto utilizzato da chi usa la bici, e poi molti finché non hanno un’infrastruttura dedicata sono anche scoraggiati a usare altre forme di mobilità”.