Ama non ascolta nessuno – Dopo i numerosi appelli alla municipalizzata – puntualmente inascoltati – dopo l’intervento dell’assessore ai rifiuti Katia Ziantoni, che ha diffidato l’Ama da qualsiasi azione non condivisa – inascoltata anche lei – i residenti e le varie associazioni del quartiere si sono uniti nel Comitato di Lotta no Cassonetti Stradali. E nei giorni scorsi il Comitato, a quei palloncini colorati legati sopra i “nuovi” cassonetti, ha affidato la speranza di farli sparire e volare in cielo. Ma niente, sempre al loro posto. Anzi, nel frattempo, l’Ama sta proseguendo nell’opera di smantellamento del servizio PAP, portando via i bidoncini condominiali (spesso di notte) e posizionando quelli nuovi.
Torna il degrado nel quartiere – “Nel quartiere sta tornando il degrado, con lo sversamento illecito di rifiuti, il rovistaggio nei cassonetti e di conseguenza la sporcizia in strada” denuncia a Il Caffè, Gabriella Masella, del Comitato Colli Aniene Bene Comune, “tanti residenti postano le foto sui social, ma l’Ama continua a non volerci ascoltare, tanto meno ad incontrarci”. Dal Comune di Roma c’è stato l’interessamento della Ziantoni, che ad inizio ottobre ha inviato una prima lettera ad Antonio Zaghis, Ad di Ama, a cui intimava il ripristino del PAP, deciso senza alcuna consultazione con il Campidoglio e i cittadini (contravvenendo al contratto di servizio). Anche nella Commissione Ambiente del 14 ottobre scorso, l’assessore ha evidenziato che “Colli Aniene si presta al Porta a Porta. La ASL non ha obbligato AMA a tornare alla raccolta stradale ma di adeguare il servizio alle esigenze dei lavoratori. AMA ha ragionato in termini economici e non poteva farlo”. Ma la municipalizzata è andata dritta per la sua strada. Della sindaca, Virginia Raggi, invece, non si hanno notizie, nessun intervento su una situazione che potrebbe diffondersi in tutto il resto della capitale.
Il comitato di lotta si mobilita – Motivo che ha spinto il Comitato di Lotta no Cassonetti Stradali, lo scorso 31 ottobre a scendere in piazza con un sit-in in rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, nel cuore del quartiere, a cui hanno partecipato moltissimi residenti, ma senza l’ombra di presenze istituzionali. Obiettivo del Comitato “è aprire un tavolo di confronto con Ama e Campidoglio, per ripristinare il porta a porta e cercare soluzioni alternative in quei pochi condomini dove sono state evidenziate criticità in merito all’accesso dei bidonicini, potenzialmente dannose per la salute dei lavoratori dell’Ama” precisa Masella “l’Ama non può cambiare il sistema di raccolta senza consultare i cittadini, c’è scritto sul contratto di servizio, se da parte di Ama c’è la vera volontà di Ama, possiamo sanare la situazione”.