Il Caffè di Roma ha incontrato il consigliere del Pd Alessandro Lepidini per parlare della sua candidatura alla Presidenza del IX Municipio nel 2021. Eletto la prima volta nel 2013 assume la presidenza della commissione Ambiente e torna in Consiglio Municipale anche nel 2016. Si è impegnato per evitare l’indicazione di una discarica a Falcognana nel 2013 e ancora nel 2019, nonché rispetto ai vari siti indicati nel Municipio IX, contro il consumo di suolo e per tutela dei beni naturalistici
Consigliere Lepidini, tramite il nostro giornale ha rotto gli indugi annunciando ufficialmente la sua candidatura… “Con le persone a me più vicine abbiamo preso questa decisione proponendo una prospettiva di governo capace di occuparsi di un Municipio diversificato, ma accomunato dall’abbandono degli ultimi anni. La mia è una candidatura per il territorio, per questo ho immaginato dei ‘Piani di azione di quartiere’, ciascuno con risposte ai problemi rilevati in questi anni. Intendiamo programmare il futuro, il Municipio del futuro. Voglio spiegare cosa faremo in 100 giorni 1 anno e via dicendo, più che un programma penso ad un ‘crono-programma’ territoriale con elementi trasversali.
Provo ad immaginarne un paio: rifiuti e mobilità? “Serve lavorare per facilitare il conferimento dei rifiuti nelle isole ecologiche e controllare il territorio intervenendo sulle proprietà dei siti delle discariche abusive. Bonificare costa tantissimo, quando basterebbe recintare, illuminare e al limite video-sorvegliare. Poi la differenziata: mi impegno ad eliminare la raccolta stradale così com’è al Laurentino, Spinaceto e Tor de’ Cenci. La soluzione sono le Domus Ecologiche: sperimentiamo questo sistema per avviare il Municipio verso rifiuti zero. Sulla mobilità dobbiamo pensare ad infrastrutture che permettano un veloce accesso al centro. Serve impiegare le risorse per la Roma-Lido metropolitana leggera. Chi arriva da Sud in treno ha bisogno di un collegamento con l’Eur senza passare per Termini. Serve la Stazione del Divino Amore e una metro verso Tor de’ Cenci e Spinaceto. Sono grandi opere che non si completano in una consiliatura, ma l’obiettivo è quello di far partire la progettazione e perché no i cantieri. Dobbiamo riorganizzare il sistema trasporto dopo l’apertura del Corridoio della Mobilità, senza filobus da 5 mesi e senza collegamenti diretti tra i quartieri e servizi”.
Ci sono altri temi sui quali vuole concentrarsi? “Vorrei fare in modo che anche in periferia si possa portare Cultura. Deve essere affrontato il fatto che più ci si allontana dal centro meno ci sono spazi pubblici. Anche le scuole di periferia e non solo devono essere valorizzate, curate e aperte. Insomma le scuole come autentiche comunità educanti. Non si può più accettare poi che ci siano quartieri, ancora senza acqua o illuminazione: la sfida è riportare il centro in periferia, anche con i servizi alle persone come l’anagrafico, l’assistenza e l’ascolto. La pandemia ci ha mostrato nuovi bisogni cui rispondere territorialmente. Vogliamo poi proseguire nell’impegno contro il consumo di suolo, rivedendo i progetti in essere e le previsioni del Piano Regolatore. E poi ancora la sicurezza stradale, interventi innovativi sul verde urbano e la lotta al degrado, anche in partnership con i privati”.
Qualcosa da salvare nella consiliatura 5Stelle? “Ci sono due idee che purtroppo non hanno saputo realizzare: la ciclabilità e il Bilancio partecipato. Vorrei lavorare per un Municipio interamente ciclabile, dalle riserve e dai sentieri naturalistici come quello Pasolini verso Ostia, fino ai quartieri e ai collegamenti dalla periferia. Sul Bilancio Partecipativo bisogna lavorare, per renderlo uno strumento realmente fattivo e destinato al territorio e non solo una facciata”.
In questo Municipio comunque non si sono mai svolte le primarie… “Mi auguro ci siano altre candidature, perché il confronto tra le idee è sempre migliorativo, soprattutto se si parla di un programma partecipato e nato dal basso come quello che costruiremo anche con il gruppo “officine civiche” e che presenteremo”.