Il Festival Palestinese – La goccia che ha fatto traboccare il vaso dei malumori è stato il patrocinio al Falastin Festival palestinese che si è tenuto ai primi di ottobre a San Lorenzo. Per l’assessora dimissionaria “era organizzato da Bds, un gruppo dichiarato antisemita da alcuni parlamenti europei – spiega Colmayer – ed era stato voluto dalla presidente Del Bello e dall’assessore all’Ambiente Fabiano, senza interpellare me che stavo lavorando con la comunità ebraica per altre iniziative”. Per la presidente Del Bello, invece, “il festival era organizzato dalla comunità palestinese di Roma che ha chiesto il patrocinio, che io ho dato. Quando è emerso il problema della presenza di un’associazione su cui ci sono giudizi controversi ho parlato con la comunità e sono intervenuta sul programma, ma togliere un patrocinio – sottolinea Del Bello – è un gesto forte”. La questione però ha turbato anche il gruppo municipale del Pd. “Abbiamo espresso disappunto per la leggerezza con cui è stato concesso il patrocinio – spiega il capogruppo Carlo Manfredi – vista la presenza di soggetti con un profilo controverso. Però va detto la presidente ha corretto l’errore”. Del Bello conferma che la prossima settimana incontrerà la comunità ebraica “per superare questa vicenda” e terrà le deleghe alla Cultura “sperando che Colmayer ci ripensi”.
I vecchi malumori – Tutto sembrerebbe rientrato, quindi. Tra i corridoi del municipio, però, c’è chi giura che almeno quattro o cinque consiglieri Pd sono tentati di far vacillare la maggioranza, che oggi conta 14 consiglieri contro i 10 d’opposizione. All’origine dei rancori ci sarebbero incomprensioni di vecchia data. Alcuni non avrebbero digerito i cambi in giunta avvenuti in passato e non avrebbero perdonato l’elezione del consigliere di Fratelli d’Italia, Holljver Paolo, a vicepresidente vicario del consiglio. E ora le dimissioni di Colmayer avrebbero esasperato gli animi. Due consiglieri del gruppo Civici Radicali Volt, Paolo Leccese e Martina Coletta, sono subito passati all’opposizione. Già scontenti per la scelta di Fabiano come assessore all’Ambiente (stessa persona con cui la presidente ha lavorato per portare sul territorio municipale il festival palestinese), a fine luglio i due avevano chiesto la proroga di due commissioni speciali: Progetti culturali, presieduta da Coletta, e Politiche giovanili, affidata al dem Gianluca Bogino. “La presidente ce lo ha negato e non ha neanche distribuito le deleghe di queste commissioni a tempo – spiega Leccese –. Per quattro anni non si è confrontata con il consiglio e ha fatto scelte che hanno fermato progetti e delibere. Per questo abbiamo lasciato la maggioranza, non è questione di poltrone”. “È comprensibile che ci sia qualcuno che voglia visibilità in vista della campagna elettorale – replica Del Bello – ma i cittadini riconoscono chi ha lavorato sul territorio. Non mi preoccupo più di tanto, ora dobbiamo concentrarci su una squadra di governo per la città”