Sono stati prima narcotizzati e poi uccisi la mamma cinghiale e i sei cuccioli che ormai da 24 ore si aggiravano per il parco giochi di via Gregorio VII a Roma. Gli animali sarebbero stati attirati dai cumuli di immondizia abbandonati accanto al parco.
A commentare la notizia Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che definisce l’episodio «indegno». «A Roma è stato commesso un omicidio» denunciano le associazioni animaliste Leidaa, Enpa e Animaliberaction.
Il sindaco Raggi ha chiesto agli uffici la costituzione immediata di una commissione d’inchiesta amministrativa per fare luce sui fatti e valutare eventuali profili di responsabilità.
LA CITTA’ METROPOLITANA ALZA LE MANI
«Stigmatizziamo con forza quanto accaduto ieri in via Gregorio VII – dice il vice sindaco della città metropolitana di Roma Teresa Zotta – la Polizia Metropolitana opera a valle del processo decisionale, in capo a Regione e Comune, ed è tenuta esclusivamente alle operazioni materiali di cattura dei cinghiali, o con le gabbie o con la teleanestesia, utilizzando dardi sparati con carabina il cui quantitativo del narcotico è stabilito dai veterinari presenti, in ragione della stazza dell’animale, al fine di consentirne la sola sedazione, per il successivo prelievo dell’animale in sicurezza. Appena avuto notizia dal comandante della Polizia provinciale dell’operazione in atto ho raccomandato la massima cautela e attenzione affinché tutto fosse condotto nel rispetto massimo del protocollo e con la professionalità che contraddistingue gli agenti».
LA REGIONE AVEVA MESSO A DISPOSIZIONE LE GABBIE
«La decisione della telenarcosi e della eutanasia, previste dalla legge nazionale a salvaguardia della tutela e incolumità pubblica – che spetta, è bene ricordarlo, al Sindaco della città – è stata assunta all’unanimità al tavolo tecnico, nato da un protocollo di intesa voluto dal prefetto di Roma per sopperire alle inefficienze dell’amministrazione competente», scrive in una nota l’assessore regionale all’agricoltura Enrica Onorati. «Decisione, tra l’altro, comunicata dal direttore del Comune di Roma, Marcello Visca, nella nota del 16 ottobre protocollo 74048, in cui, tra l’altro si dà mandato alla polizia locale di Roma Capitale di predisporre gli atti amministrativi e all’Ufficio Operativo della Direzione Mercati all’Ingrosso di predisporre il mezzo idoneo al trasporto».
E ancora: «Nonostante ciò, in serata, grazie alla messa a disposizione da parte dell’onorevole Brambilla della sua associazione Leeda – durante una telefonata intercorsa tra lei, Diaco e me – come Regione abbiamo manifestato la nostra disponibilità a dare in comodato d’uso le gabbie dei Parchi del Lazio al Comune di Roma per permettere il prelievo degli animali. Cosa che comportava un lasso di tempo necessario alla messa a disposizione, poiché le gabbie di RomaNatura – che siede al tavolo – erano impegnate nel contenimento della fauna selvatica nella riserva naturale, come previsto dalla legge».