È scontro nel Municipio I di Roma sul futuro di piazza Guglielmo Pepe, una piccola area verde a ridosso del teatro Ambra Jovinelli e del mercato Esquilino. Dopo decenni di abbandono, nello spazio – che sarà intitolato a Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso brutalmente a Colleferro il 6 settembre scorso – partiranno a ottobre i lavori di riqualificazione.
La cancellata della discordia – Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo una cancellata della discordia. La vicenda è iniziata due anni fa quando il gruppo municipale di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione, che è stata approvata, “per chiedere la presa in carico dello spazio da parte del Municipio I, al fine di farne un’area verde protetta da una cancellata”, spiega il capogruppo di Fdi Stefano Tozzi. Un anno fa così la competenza della piazza, in cui insiste un reperto dell’acquedotto romano, è passata dalla Sovrintendenza capitolina al Municipio I che ha avviato un confronto con i comitati di quartiere. “Fin da subito ci siamo detti contrari a un’area aperta – spiega Massimo Livadiotti del comitato Rione Esquilino -, almeno il 90 per cento dei residenti che è intervenuto alle riunioni si è detto favorevole a una cancellata che proteggesse l’area durante la notte”. Il progetto finale, per circa 200 mila euro di investimento, però, è stato licenziato senza cancellata e prevede l’eliminazione dell’attuale recinzione. “A quel punto abbiamo presentato un’altra mozione, che però è stata bocciata”, prosegue Tozzi. “La nostra idea – racconta l’assessora municipale al Decoro urbano, Anna Vincenzoni -, tra l’altro supportata anche da alcuni comitati, è quella di fare una piazza-giardino. Un luogo aperto e illuminato in cui saranno eliminati gli elementi che offrono nascondigli ai malintenzionati, come la casetta Acea (inattiva da anni, ndr) e l’aiuola, che resterà ma sarà più bassa”. Ma per Fratelli d’Italia “con due luci non si risolvono i problemi di sicurezza della zona, si buttano soltanto soldi e ancora una volta l’amministrazione municipale dimostra di non voler ascoltare la maggioranza dei cittadini”, sottolinea Tozzi
Comitati e commercianti contrari a lasciare aperta l’area – “Tutti noi vorremmo un mondo senza barriere, ma considerato il contesto riteniamo sia necessaria una protezione – sottolinea Letizia Cicconi del comitato Esquilino in Comune -. Vogliamo fare attività sociali e ludiche per gli anziani e i bambini, coinvolgendo cooperative di migranti nella gestione dello spazio”. Anche i commercianti della zona guardano con favore a una cancellata. “Se resta tutto aperto è facile, di notte, intrufolarsi nel mercato – precisa Salvatore Perrotta, presidente del mercato Esquilino -. Non diamo giudizi di merito sul progetto, ma la situazione è molto complicata sul fronte della sicurezza”. Piazza Pepe, infatti, si trova a poche centinaia di metri dalla stazione Termini. “Purtroppo siamo in una zona molto complessa – spiega Carmen Bertolazzi di Esquilino in Comune – ci sono spacciatori, tossici, malati psichiatrici e prostituzione”. “Anche le forze dell’ordine di zona, quando sono state informate della decisione del Municipio I si sono mostrate preoccupate”, sottolinea Livadiotti.
La richiesta di un tavolo di confronto – Per tutte queste ragioni, pochi giorni fa, i comitati hanno scritto una lettera al Municipio I per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto. “Capisco le preoccupazioni dei cittadini – replica l’assessora Vincenzoni -. Saranno oggetto di ulteriori incontri. Se si dovessero verificare le difficoltà che loro rappresentano ci dovrà essere un impegno ulteriore di bilancio, ma al momento questo stanziamento non è previsto e i lavori partiranno come da programma”. Un apertura al dialogo, quindi, ma intanto il cantiere parte. Luisa Monforte