Quanto è difficile fare la vicesindaca di un ente senza una maggioranza assoluta?
“E’ molto difficile, come sarebbe difficile in qualsiasi Ente dove la maggioranza non è assoluta. Nella Città metropolitana lo è ancora di più in quanto occorre fare i conti con dinamiche spesso non ipotizzabili. A prescindere dal problema “maggioranza” credo che occorra riflettere in modo serio sul ruolo delle Città metropolitane in genere che pagano la scelta di una riforma, quella che porta il nome Delrio, che ha declassato le Province, ad un secondo livello, quando invece continua ad essere un punto di riferimento per i Comuni che amministriamo. Da parte mia, in questo ruolo, cerco di prestare attenzione, spogliandomi della veste di Consigliere Capitolina, alle problematiche che vengono rappresentate dall’intero territorio e anche dalle opposizioni e questo con grande sacrificio, anche personale. Credo che quando l’interesse è il bene della collettività, maggioranza ed opposizione non possono far altro che collaborare”.
Parliamo di risorse pubbliche e bilanci tirati. Conferme che i fondi sono pochi ed è difficile investire?
“Basterebbe rispondere che il 70% del nostro bilancio torna allo Stato. Inoltre Città metropolitana non è un Ente impositivo e le uniche entrate sono riferibili alle immatricolazioni delle vetture che negli ultimi anni hanno avuto un crollo spaventoso, anche grazie ad una legge che ha consentito di spostarle nelle province autonome dove hanno applicato tariffe più vantaggiose. Non possiamo programmare, quest’anno abbiamo chiuso un bilancio sul filo di lana. Ogni giorno però sappiamo che dobbiamo far fronte ad un territorio vasto e popoloso. Ho cercato di armonizzare le esigenze della Capitale con quelle del territorio provinciale, tra scuole superiori, ambiente e strade facciamo i salti mortali per intervenire sulle emergenze e assicurare l’ordinario”.
E poi c’è stata l’emergenza Covid, che sicuramente non ha aiutato.
“Sicuramente. L’emergenza Covid ha contribuito a rafforzare la situazione di crisi e grazie all’impegno della Sindaca Raggi e della Vice Ministro Laura Castelli siamo riusciti ad ottenere fondi per investire su scuole e strade. Ma serve una legge di riordino che consenta agli Enti locali di capire chi fa cosa. Mi riferisco soprattutto alle deleghe che la Regione Lazio ancora non distribuisce in maniera definitiva. Siamo in un limbo dove spesso la conflittualità tra competenze rallenta non poco l’attività amministrativa”.
In questo momento, amministrativamente parlando, su cosa state operando in particolare?
“La priorità è l’istruzione, la scuola, tempio del sapere, dove i ragazzi si formano per diventare i cittadini attivi del futuro deve essere una priorità. L’emergenza Covid ci ha messo davanti ad una sfida epocale, stiamo lavorando giorno e notte con la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per cercare di soddisfare le esigenze che i Dirigenti scolasti ci stanno sottoponendo. Non lasceremo nulla di intentato, abbiamo iniziato da mesi una ricognizione sugli spazi, ma questo non vuol dire che gli studenti debbano studiare in luoghi non sicuri. Ovviamente i nostri uffici lavorano su più fronti, la nostra Società in house “Capitale Lavoro” ci garantisce di operare in maniera molto più veloce superando molti ostacoli burocratici. Molti dipartimenti lavorano in maniera silente, abbiamo messo in piedi piattaforme tecnologiche di alto livello che consentono ai cittadini di avere riscontro immediato su servizi che altrimenti sarebbero lunghi da gestire. Mi riferisco alla nuova piattaforma del Gis (Sistema informativo geografico) dove è possibile sovrapporre sulla cartografia qualunque tipo di informazione (demografica, urbanistica, ambientale etc.): in termini di governo del territorio, le elaborazioni georeferenziate sono uno strumento fondamentale per le attività di pianificazione, gestione e controllo dei servizi erogati dalla Città metropolitana, dai Comuni e dagli altri enti territoriali dell’area. L’altra riguarda la piattaforma “Accade” Scuola che può accogliere un numero elevato di Aule Virtuali, vero strumento di interazione tra la lezione tradizionale e la strumentazione tecnologica derivante dall’e-learning”.
Vicesindaco Zotta, può parlarcene meglio?
“Questo sistema offre la reale possibilità per il docente di organizzare, con strumentazione intuitiva, la partecipazione degli studenti, potendo gestire ad esempio microfoni e webcam sia all’ingresso che durante la lezione; quindi di gestire al massimo l’attenzione degli studenti, vero punto di debolezza delle attuali piattaforme in circolazione a livello educativo. Gli allievi possono entrare in AccaDe Scuola attraverso un login, un elemento che, oltre a semplificare le attività quotidiane, consente anche di tutelare davvero i dati personali degli studenti (spesso minorenni), mantenendoli al sicuro sul server pubblico gestito dal CED di Città Metropolitana di Roma Capitale”. Ho citato due strumenti molto efficaci, ma il nostro Ente è pieno di risorse, soprattutto umane che lavorano quotidianamente con eccellenti risultati. Il mondo dell’informazione dovrebbe porre attenzione su questi traguardi”.
Un provvedimento di cui va particolarmente fiera?
“Potrei elencarne tanti, dall’essere capofila in Europa per l’apprendistato alla fruizione dei Beni culturali on line, fino al protocollo d’intesa con lo Spallanzani, purtroppo non applicato per l’emergenza Covid ma che penso possa essere recuperato, o più semplicemente essere riusciti a riaprire una strada provinciale in tempi record grazie anche alla collaborazione interistituzionale, solo per fare qualche esempio”.