Villa Farinacci si farà. Le iniziative culturali previste dalla delibera che è costata l’incarico da presidente a Roberta Della Casa non sono state annullate né cancellate. A smentire le notizie apparse sulla stampa e relative a un possibile annullamento del bando è direttamente la minisindaca sfiduciata, che spiega al nostro giornale: “Il bando di Villa Farinacci non è stato annullato, questo aspetto va chiarito. Il bando va avanti. In forma diversa, ma va avanti. Mediaticamente si è dato risalto a un errore di forma ma smentisco tutte le voci di stampa sul ritiro delle attività di Villa Farinacci. Non è assolutamente vero”.
La delibera – Il nodo del contendere è la delibera fortemente voluta dall’allora presidente in carica con la quale si destinavano 90mila euro alle attività culturali all’interno di Villa Farinacci. Fondi diventati occasione per i consiglieri grillini per mettere in minoranza e sfiduciare Della Casa. Oggi, dopo settimane al veleno all’interno dei 5stelle, con i consiglieri del IV deferiti ai probiviri e sospesi e il Movimento in subbuglio sulla possibilità che Raggi coinvolga l’ex minisindaca in una futura iniziativa politica, arriva la decisione del Campidoglio. Il bando è da rifare. Secondo l’ex presidente, però, non uno stop al progetto ma solo la necessaria risoluzione di un vizio formale. “Ad aprile abbiamo proposto una manifestazione di interesse e sono arrivate 15 proposte. Il perdurare dell’emergenza Covid non rendeva possibile lo svolgimento di alcune attività quindi siamo andati a rimodulare l’importo. Era uno dei motivi della sfiducia. Avevo detto che ero disponibile a rimodulare i fondi e l’ho fatto. Sono di parola, anche se sono stata sfiduciata” spiega Della Casa.
La rimodulazione dei fondi – “Per procedere alla rimodulazione – continua l’ex Presidente – era necessario che ci fosse la determina di chiusura del precedente provvedimento e l’apertura di un altro provvedimento che, infatti, è stato già espletato. Nella determina di autotutela, che è solo annullamento dell’atto che concludeva il provvedimento, c’è stato un atto che aveva un errore formale. La revoca è relativa solo rispetto alla determina di chiusura della manifestazione di interesse. Dovevamo chiudere la precedente consultazione e aprirne un’altra, solo quel singolo atto è stato ritirato per un errore formale. Solo questo è stato annullato. Tanto che la consultazione sul mercato elettronico è stata avviata già da diversi giorni e contiamo di iniziare le attività dentro Villa Farinacci già a fine mese. Abbiamo solo operato una rimodulazione rispetto ai fondi e un adeguamento rispetto ai decreti ministeriali legati al Covid”. Le attività a Villa Farinacci, quindi, si faranno. “Assolutamente sì – conclude la Della Casa – la villa è dei cittadini e glie l’abbiamo restituita dopo venti anni. E’ giusto poterla vivere, è un obiettivo che ci siamo posti e che andrà avanti”.