Il progetto dell’isola ecologica di Piazza Tor San Michele – I cittadini a questa notizia, già provati da schiamazzi notturni e difficoltà nel rientrare a casa in sicurezza, si sono immediatamente organizzati in un comitato spontaneo di quartiere e hanno portato le proprie rimostranze e richieste all’Amministrazione locale, direttamente a Damiano Pichi, Assessore Turismo e Attività Produttive Municipio Roma X. Il confronto finora ha avuto successo e si è instaurato un dialogo costruttivo al fine di trovare una soluzione che salvaguardi sì, il rilancio dell’economia e il rispetto del distanziamento, ma soprattutto vivibilità e sicurezza per gli abitanti. L’Assessore Pichi ha dimostrato attenzione alle richieste e ha valutato soluzioni alternative che possano soddisfare le diverse necessità: “una soluzione che coniughi le esigenze di tutti, dai cittadini ai commercianti, con le loro attività fondamentali per il nostro Municipio, considerando il necessario distanziamento sociale. Una nuova organizzazione degli spazi grazie a speciali arredi urbani che possa essere preludio di una città più vivibile”.
La questione movida – Come in altre zone di Roma anche nel quartiere del centro storico lidense purtroppo, si tocca il tema movida violenta: schiamazzi, atti di vandalismo, fino ad arrivare a gomme squarciate in serie durante la notte. Serate fin troppo movimentate e gli abitanti hanno colto l’occasione di questo confronto con l’Amministrazione per denunciare a gran voce l’incuria, il degrado e la totale assenza di sicurezza. I residenti già preoccupati dalla forte affluenza di frequentatori di locali, vivono nella paura di una movida turbolenta e del non rispetto delle norme anti Covid. Daniele Piccinin, uno dei residenti, si è fatto portavoce di queste importanti rimostranze, raccogliendo ben 300 firme a sostegno di questa motivata protesta: “Siamo preoccupati per la nostra sicurezza e per questo chiediamo un presidio fisso o controlli a tappeto. Creare un’isola ambientale che aumenti la fruibilità dello spazio pubblico, vuol dire maggior frequentazione e diminuzione dei posti auto, già insufficienti per un quartiere dove le macchine sono puntualmente parcheggiate in doppia fila, pur comprendendo le esigenze degli esercenti commerciali. Un cambiamento così importante rischia di portare ulteriore degrado e non riqualificazione; cura del verde e pulizia sono altro nodo fondamentale. E’ necessario un progetto condiviso. La cosa più importante, però è la sicurezza, gli ultimi atti vandalici sono gravi: quindici auto con le gomme squarciate in una sola notte. Finora abbiamo affrontato l’Amministrazione e ci siamo fatti ascoltare, ora più che mai non molleremo la presa”. Dialogo tra cittadini e Istituzioni, quindi, un lavoro di squadra che migliori la città, aiuti il commercio a ripartire, con una maggior fruibilità degli spazi comuni per tutti, garantendo però la necessaria sicurezza. Paola Gaspardis