È la capogruppo del Partito Democratico in IX Municipio Claudia Pappatà, a rispondere alle nostre domande sul rapporto tra le opposizioni e la maggioranza 5 Stelle e sul clima in Consiglio Municipale, soprattutto in vista dell’ultimo anno di consiliatura prima delle Amministrative del 2021.
Com’è stato in questi anni il rapporto con la maggioranza? “Il bilancio non è positivo. Il Movimento 5 Stelle ha posizioni politiche variegate. Ci sono differenze, anche personali, su come affrontano i temi. In alcuni casi abbiamo visto ampia condivisione, come sulla contrarietà a nuove discariche, ma sono anche state scritte pagine bruttissime come per la votazione sullo Stadio della Roma a Tor di Valle. Un episodio che individuo come la rottura dei rapporti con questa maggioranza. Noi chiedevamo condivisione e considerazione del Consiglio Municipale, i 5Stelle si sono invece accodati a quanto richiesto dal Campidoglio”.
Il Movimento 5 Stelle ha visto la fuoriuscita di un altro consigliere, ormai sono tre gli ex grillini nel gruppo misto e tutti e tre presidenti di commissioni, com’è il clima in Consiglio? “È teso, al di la della vicenda dei fuoriusciti negli ultimi Consigli spesso la maggioranza non ha avuto i numeri per approvare gli atti, anche perché non tutti i consiglieri sono sempre allineati. L’ultimo caso riguarda il Piano Sociale, del quale come Pd avevamo chiesto il ritiro. La maggioranza non ha avuto i numeri per portarlo in Aula e così il Municipio IX non ha espresso il suo parere. I numeri del M5s non danno garanzie, con 13 voti – compreso il Presidente D’Innocenti Ndr – contro i 12 delle opposizioni e gruppo misto, è facile non riuscire ad approvare gli atti”.
Quindi quali scenari si aprono? “Ogni voto è una sfida. E ci aspettiamo che la situazione continui in questo modo, soprattutto sulle questioni più delicate, dove la maggioranza potrebbe spaccarsi. In ogni caso vengono comunque prodotti pochissimi atti”.
In che senso? “Da sempre non riusciamo a fare un Consiglio a settimana, si producono pochi atti e quelli che vanno in votazione sono quasi sempre pareri su documenti del Comune. Questo dipende dalla capacità di ascolto del territorio e di coinvolgimento per costruire soluzioni e proposte. Alcune commissioni funzionano altre, purtroppo, vanno a rilento”.
E durante il lockdown? “Abbiamo spinto per far riprendere attività politica e fare proposte. Siamo stati tra gli ultimi Municipi a riprendere e noi dall’opposizione abbiamo avuto la sensazione che la parte politica fosse indietro rispetto al territorio e alle sue richieste. Tanto hanno fatto le associazioni e la società civile che non possiamo non ringraziare”.
Il Pd come dovrebbe guardare alle Elezioni del 2021? “Su Roma si devono elaborare proposte che rispondano ai veri bisogni dei cittadini, smettere di parlare di massimi sistemi e partire dal basso. Non si deve solo dire ‘ripartiamo dalle periferie’, ma si deve puntare sui municipi che conoscono il territorio e le persone che lo abitano”.
E sul Municipio IX? “Questo è un Municipio difficilissimo dove non abbiamo sempre vinto. Qui c’è bisogno di una coalizione delle forze di centro sinistra che apra ai cittadini e alla società civile, per coinvolgerli in una visione programmatica del territorio che tocchi tutti i quartieri, superando la ‘politica del click’ di questi anni e guardando ad una partecipazione vera, su temi fondamentali come l’ambiente e la mobilità”.